Lo Statuto dell’A.N.P.I. identifica chiaramente per l’associazione lo scopo di “conservare, tutelare e diffondere la conoscenza delle vicende e dei valori che la Resistenza, con la lotta e con l’impegno civile e democratico, ha consegnato alle nuove generazioni, come elemento fondante della Repubblica, della Costituzione e della Unione Europea e come patrimonio essenziale della memoria del Paese”.
Obiettivo tanto più importante in questo momento storico, caratterizzato dalla diffusione di rigurgiti nazi-fascisti, xenofobi e razzisti, che, spalleggiati dai tanti populismi emergenti, minacciano dall’interno le nostre democrazie. Un momento storico nel quale è indispensabile difendere con fermezza e coerenza i valori dell’antifascismo, nelle parole e nei fatti, anche operando per conservare e condividere la memoria dei nostri partigiani e della lotta di liberazione, così come si è svolta ed è stata vissuta sul nostro territorio.
Obiettivo tanto più cogente qui ed ora, quando, dopo molti anni, i ricordi si stemperano nei passaggi generazionali e i documenti, siano essi conservati con cura oppure abbandonati in qualche soffitta, sono destinati a degrado ed oblio. Questo è il tempo in cui possiamo e dobbiamo concentrare le forze per raccogliere e rendere disponibili testimonianze e documenti esistenti, per valorizzare le tracce ancora presenti nei luoghi in cui si è svolta la lotta partigiana, per far conoscere le esperienze di coloro che quelle vicende hanno vissuto in prima persona.
Il nostro è un piccolo contributo, che non riteniamo però insignificante, per fare memoria. Per condividere e tramandare. Per rafforzare, sviluppare e consolidare, in quanto patrimonio comune, gli ideali di libertà e democrazia nati dalla Resistenza, il rifiuto di ogni dittatura e discriminazione e i valori di equità e giustizia sociale alla base della Costituzione Repubblicana. Un patrimonio da preservare e valorizzare per trasformarlo in memoria collettiva, al di là delle motivazioni che muovono il nostro impegno in questo ambito, legate agli affetti, al ricordo dei nostri cari, all’identità e alle convinzioni personali.
In primo luogo dunque ricordare, attraverso commemorazioni, eventi e manifestazioni organizzate in occasione di ricorrenze particolarmente significative.
Ma anche coinvolgere soprattutto i giovani, in particolare attraverso la collaborazione con le scuole, rendendoli protagonisti di esperienze significative, che possano rimanere loro impresse come momenti importanti della propria formazione di persone e di cittadini.
E infine valorizzare e diffondere risorse documentali e informative, sia attraverso il web, che consente nel contempo di conservarle e renderle disponibili in maniera ampia e flessibile, sia attraverso pubblicazioni a stampa, più adatte ad una lettura personale e approfondita.